Ogni problema ha un trattamento specifico, però a volte si devono tenere in considerazione vari aspetti e cercare la migliore soluzione possibile.
I trattamenti di base sono:
L’ inseminazione artificiale (IA) che consiste nello realizzare una stimolazione ovarica leggera con l’obiettivo di ottenere 1-3 follicoli, e coincidendo con l’ovulazione della donna, questa sarà inseminata introducendo il seme capacitato (preparato), dentro l’utero.
La fecondazione in vitro (FIV) consiste in un trattamento di stimolazione ovarica per ottenere una risposta follicolare adeguata (5-15 follicoli); quando i follicoli hanno una misura fra i 18-20 mm si estraggono gli ovuli con un piccolo intervento e anestesia leggera. Gli ovuli estratti in laboratorio si inseminano con il seme del marito. Due giorni dopo si introducono i due migliori embrioni attraverso la transfer embrionaria.
Nella valutazione psicologica si insiste molto su come viene percepita la donazione da parte dei donatori. Abitualmente capiscono che stanno donando una cellula, come chi dona sangue. Nessuno si spinge oltre, poichè da questa cellula può generarsi un embrione, oppure no, e in ogni caso sarà sempre diverso in funzione dell'altro gameto che lo feconderà.
In ogni caso, la legislazione spagnola è chiarissima: La donazione è anonima. Inoltre, la filiazione è determinata con il parto.
Abitualmente, una volta ottenuta la gravidanza spariscono tutti i dubbi e le paure e ci si concentra sull'attesa. Se in qualche caso eccezionale persiste qualche paura normalmente sparisce alla nascita del bambino. La maggior parte delle madri, semplicemente non ci pensano più.
Casi perinatali di rifiuto e di depressione post-partum sono molto meno frequenti nella riproduzione assistita, perché queste donne che hanno avuto una lunga attesa prima di esaudire il desiderio di maternità si sentono molto felici di averlo realizzato.
Nella scelta dei donatori di seme o di ovociti, stiamo attenti al rispetto delle caratteristiche fisiche, affinché siano il più possibile simili ai genitori. Inoltre, il gamete riceve il contributo dell'altro progenitore.
Per determinare cosa abbia più peso nella formazione della persona, hanno realizzato studi clinici su gemelli omozigoti (identici) separati alla nascita, per vedere cosa avessero in comune fra di loro, e cosa avevano in comune con la famiglia che li aveva accolti. In generale si assomigliavano più alla famiglia di accoglienza nel temperamento, modi e gesti, perfino in apparenza generale. Questo, poiché i bambini imparano ed imitano i comportamenti dei genitori. Spesso, genitori con figli biologici ed adottati, sentono che questi ultimi si identificano con i genitori e i fratelli, allo stesso modo.
In ogni caso ci sono due fatti indiscutibili: Gli umani hanno più del 90% del DNA in comune in modo che le nostre somiglianze sono enormi e, allo stesso tempo, ogni essere umano è unico ed irrepetibile.
Un dubbio frequente è se si dovrà raccontare al bambino la sua provenienza. Nonostante si creda che sia sempre meglio dirlo, la decisione spetta ai genitori.
Non dimentichiamo che essere genitori implica anche la responsabilità di prendere decisioni per il bambino dal primo momento. Potremo sbagliarci, ma decidere ed assumere posizioni per i figli è anche parte di essere genitori.
La sterilità ed i TRA sono d’altra parte oggi tanto estesi che presto un’alta percentuale della popolazione avrà fatto ricorso a trattamenti. Inoltre, già al giorno d'ofggi vi sono molti modelli di famiglia, tutti ampiamente accettati.
Ci sono pubblicazioni che vi potranno aiutare a parlare col bambino di questi argomenti, se lo ritenete opportuno. (Vedere il “Mio piccolo miracolo” Dolz)
Ogni tecnica ha un tasso di gravidanza. Esistono trattamenti come l’inseminazione artificiale, il cui tasso di gravidanza si aggira sul 15% per tentativo, la fecondazione in vitro triplica i risultati dell’inseminazione artificiale, situandosi sul 45% e infine la donazione di ovociti offre un tasso di gestazione del 65%.
In questo caso la risposta sta nella legge. Non potranno generarsi più di sei figli vivi nati da una donatrice, pertanto è altamente improbabile che ci siano problemi di consanguineità.
Normalmente queste motivazioni sono comprensibili e ci si concentra nel desiderio e l’opportunità che offre questa nuova alternativa e si gode dal primo momento l’attesa del nascituro, quando si conferma la gravidanza.
Esistono molteplici studi che affermano che i bambini nati attraverso una tecnica di riproduzione assistita sono uguali a quelli nati per fecondazione naturale.
È sempre più frequente che donne senza mariti decidano di essere madri. A FIV Valencia abbiamo notato un aumento di questo tipo di consulta e trattamenti.
A tal proposito, abbiamo un banco di seme di donatori scelti accuratamente, che ricoprono perfettamente questa richiesta.
I trattamenti di sterilità non producono alcun problema psichico. Però ci sono aspetti, come le visite continue, le ecografie, le analisi, medicine, attese e i risultati negativi, che possono generare stress e ansia.
Per questo, a FIV Valencia pensiamo che un adeguato supporto emotivo sia molto importante. E realizziamo settimanalmente sessioni di rilassamento, e tutte le pazienti hanno una visita gratuita con la psicologa del centro, che analizzerà e darà alla coppia degli utili strumenti per evitare sintomi indesiderati.
Anche se l’età ideale per rimanere incinta è sotto i 35 anni, oggi abbiamo i mezzi per il controllo e le cure di gestante e feto che permettono una evoluzione normale della gravidanza anche dopo i 40 anni.
Tuttavia, bisognerà porre un limite massimo, verso i 45-47 anni, sempre che lo stato generale di salute sia adeguato.
La distanza non è affatto un problema. Con i trattamenti di cui disponiamo, possiamo realizzare e controllare trattamenti di FIV e Ovodonazione senza che la distanza sia un problema.
Attualmente facciamo trattamenti anche a coppie di altre Regioni e persino dall’estero. È importante venire in clinica almeno una volta (la prima visita) con tutte le prove abituali (ormonali, seme,…) e un rapporto dei trattamenti precedenti realizzati in altri centri, se si da il caso. Con tutte queste informazioni si sceglierà attentamente il protocollo più adeguato e si pianificherà e spiegherà affinché con la visita successiva si termini il trattamento.
Abbiamo inoltre un servizio telefonico di urgenza, e-mail, fax,ecc, che possono serviré per chiarire qualunque dubbio possa sorgere.
Attualmente disponiamo di trattamenti più corti, semplici e di facile somministrazione, che assieme ad un orario continuato di apertura della clinica, dalle 9 alle 19, fa sí che le coppie avranno a disposizione un orario molto flessibile, che si adatta a quasi tutte le necessità.
D’altra parte il numero di visite da effettuare per ciclo di stimolazione sono circa 3 , con tempi di attesa inferiori a 20 minuti.
Non c’è lista d’attesa per essere seguito a FIVValencia. Il tempo di attesa per una prima visita è di 2-3 giorni. Una volta passata la prima visita, si offre il trattamento più adeguato al caso, e si inizierà il prima possibile.
Neppure le coppie riceventi di ovuli devono aspettare, e dato che la preparazione endometriale richiede 2-3 settimane, praticamente tutti i trattamenti si programmano quando vengono in clinica richiedendo questa tecnica. (25 – 45 giorni).
Con i trattamenti che abbiamo a disposizione attualmente si possono risolvere quasi tutti i casi di sterilità.
L’età avanzata della donna (>35 anni) è causa di sterilità, poichè si verificano due cose: da una parte la riserva ovarica comincia a scendere in maniera importante, e d’altra parte la qualità degli ovuli peggiora a partire dai 38 anni.
È importante anche sapere che la percentuale di successo delle tecniche di riproduzione assistita si abbassa con l’età. Per questo, quando una donna sopra i 35 anni non riesce a rimanere incinta nei primi 6 mesi, deve consultare uno specialista.
Per avere figli si devono mantenere relazioni sessuali con una frequenza di almeno 2-3 coiti a settimana.
Contrariamente a quanto si crede, non bisogna cercare nè calcolare il giorno adeguato, a meno che non lo indichi uno specialista. Con questa frequenza la gravidanza si ottiene durante il primo anno con una probabilità dell’85%.
Una donna che ha cicli regolari ogni 25/35 giorni ha quasi sicuramente cicli ovulatori.
Normalmente, da quando si produce l’ovulazione fino alla mestruazione è un periodo fisso di 14 giorni; pertanto una donna che ha cicli di 26 giorni ovulerà il 12º giorno del ciclo.
I problemi di sterilità colpiscono il 16% delle coppie in età riproduttiva. Questa percentuale aumenta al 50% nelle donne maggiori di 40 anni.
Fra le cause femminili riscontriamo: problema di ovulazione, ostruzione tubarica, endometriosi e bassa riserva ovarica, spesso dovute all’età avanzata. Rispetto all’uomo, è frequente riscontrare una diminuzione del numero e mobilità degli spermatozoi.
Anche se la maggiorparte delle volte si utilizzano indistintamente, la sterilità si riferisce a quelle coppie che mantenendo relazioni sessuali senza protezione durante un anno, non riescono a concepire. Invece, l’infertilità si riferisce a una donna che riesce a ottenere una gravidanza, ma non portarla a termine ed avere un figlio sano.